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venerdì 2 dicembre 2011

Tutti i segreti per essere una coppia felice Scritto da Chiara Casablanca Giovedì, 23 Dicembre 2010 10:42 dimensione font Stampa Email Vota questo articolo 1 2 3 4 5 (0 Voti) Come abbiamo già avuto modo di argomentare, la coppia si forma generalmente in tre step, ma una volta creata non si alimenta mangiando popcorn al cinema o annaffiando le piante in giardino. L’amore è un continuo evolversi e costruire, un accettare ogni giorno l’altro e tutto il suo bagaglio di esperienze passate, legami familiari, pregi, difetti, manie e passioni. In poche parole, è necessario imparare a convivere costantemente con la sua diversità. Difficile? Assolutamente no, basta solo un po’ di impegno e un pizzico di pazienza. wellMe farà il resto, svelandovi i segreti per un legame a prova di bomba. Una coppia felice è, innanzitutto, una coppia che sa comunicare, non solo con le parole, ma anche con i silenzi, spesso più significativi ed efficaci di lunghi discorsi. Comprendere i messaggi che il partner ci lancia è utile per evitare dolorosi fraintendimenti, come il pensiero che l’altro non abbia capito il perché abbiamo il broncio, perché non abbiamo risposto al telefono o abbiamo utilizzato “quel” tono piuttosto che un altro. O, ancora, per capire il motivo per cui la nostra metà ci ha mentito, ci ha accusato o ha pronunciato certe parole. Siate sempre sinceri e veri, non vergognatevi mai di dire cosa provate e, soprattutto, sentitevi liberi di essere voi stessi ed esprimere dubbi, timori, gioie e dolori. Provate sempre a vedere le cose dal punto di vista dell’altro senza entrare nel vortice ansioso del giudizio gratuito. Ricordate che tutti possono sbagliare! Se il vostro amore fa o dice qualcosa che non riuscite proprio a digerire, parlategli subito. Evitare i chiarimenti genera solo rancori e ad una bugia raccontata per “quieto vivere” è probabile ne segua presto un’altra..e poi un’altra... Un legame duraturo si fonda su una buona dose di confidenza e complicità: un buon compagno (o una buona compagna) dovrebbe essere prima di tutto un buon amico (o buona amica). Non è impossibile, né un beneficio di pochi eletti. Invece di trascorrere le serate a mugugnare sul divano o davanti al pc, provate ad uscire in gruppo più spesso che potete, magari presentando gli amici dell’uno a quelli dell’altro, per verificare la sintonia e l’affiatamento tra voi due e il modo di rapportarsi ad altre persone e alle altrui esperienze. Condividete i vostri interessi, un hobby, un rito che vi unisca. Se a lei piace la pittura accompagnatela volentieri alle mostre, se a lui piace il tennis cercate di imparare anche voi e prenotate una giornata al campetto. Organizzate dei viaggi anche “mordi e fuggi” (un bel week-end low-cost è sempre gradito!), festeggiate in modo sempre diverso il vostro mesiversario/anniversario/compleanno ecc.. Insomma, create delle piccoli e piacevoli abitudini che aiutino a cementare la coppia. E poi, non prendetevi troppo sul serio! Ridere è il miglior antidoto contro la noia e la tristezza, rilassa e predispone ad una maggiore attenzione e tenerezza nei confronti dell’altro. Condividere valori e progetti: ecco un altro pilastro indispensabile per una coppia duratura. Diciamo che l’ideale sarebbe una sorta di “via di mezzo”: né troppo uguali né troppo differenti. Vivere con un nostro clone sarebbe decisamente poco arricchente, così come combattere giornalmente su tutto con il nostro opposto diventerebbe in breve tempo logorante. Per evitare di incorrere in pesanti “non ti riconosco più” o “sei proprio il contrario di ciò che pensavo”, è importantissimo prendere tutto il tempo necessario per conoscersi il più approfonditamente possibile: parlare di tutto, molto, commentare film, trasmissioni televisive, articoli di giornale, racconti dei nostri amici, vicissitudini dei nostri familiari, le nostre visioni del mondo. Sembra banale, ma spesso anche solo commentando una notizia del Tg, si possono comprendere molte cose sul vero punto di vista del nostro partner, che non sempre riesce ad emergere pienamente nella quotidianità. Quante volte abbiamo pensato di conoscere una persona per poi scoprire di avere posizioni divergenti su una problematica importante? A questo punto, una volta compreso il “mondo” dell’altro, se volete abbracciarlo, fatelo serenamente e senza recriminazioni future…(se non vorrete peccare di incoerenza!). Sempre per la serie “siamo una coppia, ma anche due individui distinti e separati”, impariamo a praticare la santa arte della tolleranza... Appurato di non avere delle differenze sostanziali che possono minare seriamente la nostra unione, dovremo comunque lavorare sulle diversità quotidiane che si presenteranno, inevitabilmente, perché ciascun elemento della coppia, pur condividendo idee ed esperienze, ha comunque una sua personalità. Che deve essere rispettata. Se uno è dormiglione e l’altra balza giù dal letto alle 6:30, se lui è patito del mare e lei della montagna, se lui è disordinato cronico e lei precisina, se lui è il mago del parcheggio all’americana mentre lei non riesce ad entrare o uscire dal garage senza combinare disastri…beh, non è il caso di farne un dramma. L’importante è sapere che la nostra metà ha questo e quell’altro difetto, a volte è davvero insopportabile, magari verrebbe voglia di attaccarlo/a al frigorifero con il magnete…ma tutto sommato ci piace così!!! Tra l’altro, le differenze sono sempre fonte di mistero e scoperta e, si sa, il mistero alimenta il desiderio…Non di poca importanza, infatti, per una coppia solida è una buona intesa sessuale, una condivisione di fantasie ed emozioni. Anche in questo caso è importante comunicare, saper dichiarare all’altro cosa ci rende felici, quali sono le nostre sensazioni, cosa ci piacerebbe sperimentare. La felicità è uno scambio, un dare e ricevere: capito ciò, non si sentirà certamente il bisogno di trasgressioni esterne, perché la coppia saprà raggiungere autonomamente tutto ciò di cui ha bisogno. Il futuro si costruisce giorno per giorno, mattoncino dopo mattoncino, come le casette Lego. Non smettete mai di sognare, di programmare, di cercare nuovi stimoli e realizzare nuove idee. Il tempo che passa porta con sé le trasformazioni personali, le nuove aspirazioni di ciascuno, i sempre diversi obiettivi e bisogni della coppia. Trovate almeno un giorno a settimana per cenare insieme con tranquillità e parlare di voi, di come siate arrivati fin qui e dove state cercando di andare. Magari oggi scoprirete che lui è maggiormente concentrato sulla famiglia e lei sulla carriera.. La prossima volta che lei vorrebbe un figlio e lui una promozione.. Create costantemente un vostro equilibrio, venitevi incontro, aiutatevi a vicenda : coltivate i vostri sogni, cercate in ogni modo di realizzarli e fate in modo che anche la vostra metà possa realizzare i suoi. Questo sì che è amore. Chiara Casablanca

Facebook è sempre più causa di divorzi

L'ordine degli avvocati matrimonialisti americani: nel nostro Paese è la principale motivazione di una rottura

MILANO - Divorziare per colpa di Facebook. Negli ultimi tempi, come dimostrano le recenti rivoluzioni in Africa settentrionale, è diventato uno degli spauracchi dei dittatori internazionali. Ma le vere vittime del famoso social network sono i matrimoni americani. Come racconta una ricerca dell'Ordine degli avvocati matrimonialisti statunitensi (American Academy of Matrimonial Lawyers) Facebook è la causa principale dei divorzi negli Usa. Secondo lo studio almeno quattro avvocati su cinque affermano che la maggior parte dei propri assistiti decide di divorziare dopo aver scovato sul social network la prova schiacciante che compromette il proprio matrimonio
FONTE PRIMARIA - Nonostante il tasso dei divorzi negli Usa resti stabile, anche i matrimoni più solidi possono vacillare quando c'è di mezzo il social network creato da Mark Zuckerberg. Sono innumerevoli i partner che controllano spostamenti e nuove amicizie del proprio coniuge usando la piattaforma di Palo Alto. Nelle cause di separazione le pagine di Facebook sono sempre più citate come fonti di prove. Se fino a qualche anno fa a compromettere un’unione era il classico colletto della camicia macchiato di rossetto o un sms piccante non cancellato, negli ultimi tempi i principali motivi della fine di una relazione sono da imputare alle nuove tecnologie: due terzi degli avvocati americani ha dichiarato che Facebook è la "fonte primaria" delle prove in un procedimento di divorzio, seguita da MySpace con il 14% e da Twitter con il 5%.
RELAZIONI EXTRACONIUGALI - Il social network permette agli utenti di ritrovare quelle persone che un tempo sono state importanti nella propria vita come amici o amiche di vecchia data. Nella maggior parte dei casi questo riavvicinamento è fatto in buona fede, ma presto si crea una forte intimità con il partner virtuale ed è facile cadere in tentazione. Nasce così una relazione extraconiugale e Facebook è l’innegabile artefice: «Capitano sempre più casi simili - dichiara Steven Kimmons, psicologo della Loyola University Medical Center, Chicago -. Un coniuge chatta con una persona che conosce fin dai tempi della scuola. La persona è emotivamente disponibile e i due cominciano a comunicare attraverso Facebook».
CAUSE DI SEPARAZIONE - I coniugi non solo si servono di Facebook per trovare le prove dell'infedeltà del partner, ma anche per ottenere la custodia dei propri figli. Sul social network è più facile scovare immagini, video e testi che testimoniano la scarsa rettitudine del compagno o della compagna. Secondo gli avvocati prima di iniziare una causa di separazione, sempre più legali matrimonialisti studiano attentamente la pagina Facebook degli ex partner dei propri assistiti per trovare «le prove schiaccianti» che incastrino l'avversario. Ad esempio un genitore che dichiara di non fare uso di droghe in un dibattimento per la custodia dei figli può essere facilmente messo con le spalle al muro se sul social network ha postato una sua foto nella quale è immortalato mentre fuma marijuana: «Se pubblichi su Facebook qualcosa che contraddice le dichiarazioni e le promesse fatte durante il processo, l'ex coniuge sarà sicuramente il primo a notarle e a usarle contro di te» dichiara Marlene Eskind Moses, presidente dell'Ordine degli avvocati matrimonialisti.
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